Le forme di violenza contro le donne


Quando si parla di violenza nei confronti delle donne, si fa riferimento a un insieme di comportamenti e atti — fisici, psicologici, sessuali, economici o simbolici — che hanno lo scopo o l’effetto di ledere la libertà, la dignità e l’integrità della donna.

Secondo la Convenzione di Istanbul (2011) e la legislazione italiana (Legge n. 119/2013, “legge sul femminicidio”), i principali tipi di violenza che puoi considerare sono i seguenti:


🟥 1. Violenza fisica

Comporta l’uso della forza fisica contro la donna, causando dolore o danni al corpo.
Esempi:

  • Percosse, schiaffi, pugni, calci

  • Spinte, strangolamenti, morsi

  • Lesioni con armi o oggetti

  • Reclusione o impedimento a muoversi liberamente


🟧 2. Violenza psicologica (o emotiva)

Mira a controllare, umiliare o intimidire la donna, minando la sua autostima e libertà.
Esempi:

  • Insulti, minacce, denigrazioni

  • Isolamento da amici o familiari

  • Controllo delle comunicazioni o delle uscite

  • Manipolazione, gaslighting (farle dubitare della propria percezione)


🟨 3. Violenza sessuale

Qualsiasi atto sessuale imposto con la forza, la minaccia o l’inganno, senza il consenso della donna.
Esempi:

  • Stupro o tentato stupro

  • Atti sessuali forzati all’interno della coppia

  • Molestie sessuali, anche sul lavoro

  • Costrizione alla prostituzione o pornografia


🟩 4. Violenza economica

Consiste nel controllo o nella privazione delle risorse economiche per rendere la donna dipendente.
Esempi:

  • Impedire di lavorare o studiare

  • Controllare i soldi o negare l’accesso al conto

  • Intestarsi beni comuni senza consenso

  • Non versare il mantenimento ai figli


🟦 5. Violenza domestica

È una forma trasversale che può includere più tipi di violenza (fisica, psicologica, sessuale, economica) e si verifica all’interno della famiglia o della coppia, anche dopo la separazione.


🟪 6. Violenza assistita

Riguarda i minori che assistono, anche solo indirettamente, alla violenza tra adulti in famiglia.
È riconosciuta come una forma autonoma di maltrattamento.


⬛ 7. Violenza digitale (o online)

Si manifesta attraverso mezzi tecnologici e digitali.
Esempi:

  • Cyberstalking, minacce o ricatti online

  • Diffusione di immagini intime senza consenso (revenge porn)

  • Controllo via app, GPS o social network


🟫 8. Violenza istituzionale o simbolica

Riguarda pratiche o linguaggi che, anche in modo implicito, discriminano o svalutano le donne.
Esempi:

  • Comportamenti discriminatori da parte di istituzioni

  • Rappresentazioni mediatiche sessiste

  • Mancata tutela legale o giudiziaria